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Storytelling creativo
La creatività è un fattore sempre più determinante nel motivare o nel contribuire alla costruzione di una mappa esplorativa e cognitiva di un luogo, un’impresa, un prodotto o un servizio. Il rapporto tra innovazione, creatività e cultura appare destinato a farsi ancora più stringente e vincente, soprattutto se una tale relazione possono emergere soluzioni in grado di soddisfare i bisogni di approfondimento e di “orientamento” nei confronti delle storie dei luoghi, delle imprese e dei loro prodotti.
Il teatro alla Borsa Locale del Turismo
Di uso ‘alternativo’ dei teatri si è parlato anche durante la Borsa Locale del Turismo, workshop di iniziativa regionale svoltosi tra la fine di settembre ed i primi di ottobre. Il workshop si è concentrato sulla messa a punto di standard di qualità ed innovazione dei servizi turistici, e lo ha fatto coinvolgendo i gestori di strutture ricettive e ristorative, stabilimenti balneari, centri benessere, centri convegni e…teatri!
Il teatro non solo teatro
Produrre e distribuire spettacoli, ed eventualmente gestire anche una sala, è sempre meno sufficiente a sostenere l’economia di una compagnia: la ricerca di soluzioni parallele, collaterali o autonome rispetto alla produzione, è oggi quanto mai necessaria per la sopravvivenza. Mimma Gallina, nel suo “Il teatro possibile” (FrancoAngeli, 2006) ne mette a fuoco alcune.
Il progetto Kunstgreb
Arti performative e imprese: un connubio che nel nord Europa si trova ad uno stato di maturazione più avanzato rispetto all’Europa mediterranea, dove ancora si avverte un forte bisogno di buone pratiche cui fare riferimento. Il gruppo di lavoro del Consorzio Marche Spettacolo ha scovato nella rete il progetto Kunstgreb, cofinanziato in Danimarca dai Fondi Strutturali nel ciclo 2007-2013 per l’attivazione, da parte di artisti appartenenti a varie discipline, di interventi di innovazione all’interno di imprese (63 interventi in 53 imprese).
Le Marche: una "smart and creative diversification area"
E’ così che definisce la nostra regione lo studio KIT del Programma Europeo di ricerca ESPON, ovvero come un’area contraddistinta da grandi potenzialità, grazie ad un capitale umano di qualità e ad un dinamico e creativo tessuto imprenditoriale distribuito omogeneamente su tutto il territorio regionale. Venendo al settore specifico del progetto S.IN.C., prendiamo in considerazione il rapporto Unioncamere-Symbola 2013, che analizza dal punto di vista economico e occupazionale il sistema culturale italiano, con una particolare attenzione al caso marchigiano.
Il lavoro nel settore culturale e creativo
Chi sono i lavoratori del settore culturale e creativo in Italia? E nelle Marche? Il rapporto Eurostat-2009 mette in evidenza come, generalmente, le caratteristiche dei lavoratori ivi occupati risultano essere di qualità elevata. In tutti i paesi dell’UE27, la percentuale di persone che ha conseguito la laurea o un titolo di studio superiore tra gli occupati del settore culturale è molto più alta rispetto al totale, con una differenza a livello di UE27 addirittura del 24%.
Creative Clash
Quale può essere il ruolo degli artisti nella società della conoscenza? E quale il contributo dell’arte ai processi di innovazione delle imprese? Non siamo gli unici ad essersi posti queste domande, anzi sono già numerosi gli studi e le sperimentazioni sul tema, in tutta Europa. Degli spunti davvero interessanti ci sono venuti dal progetto Creative Clash.